E’ possibile utilizzare il cibo come alleato per alzare le difese e per aiutarci durante la stagione delle influenze? La risposta è sì e, visto che siamo in autunno, non perdiamo altro tempo ed iniziamo ad includere nelle nostre tavole alcuni cibi potenzianti.

Devo dire che questo è un lavoro che andrebbe fatto con amore e continuità nel corso di tutto l’anno, per essere poi pronti nei momenti in cui ce n’è più bisogno. Il nostro grande difensore, l’apparato immunitario, necessita di continua attenzione e la prima “azione” da fare è quella di prenderne consapevolezza. Se intossichiamo il nostro corpo continuamente con tossine provenienti da cibo sbagliato e stress, se non facciamo costantemente attività fisica, è molto difficile che le nostre difese poi ci sostengano e ci proteggano quando siamo circondati e attaccati dai virus.

Ecco quindi l’importanza di un approccio integrale, un approccio in cui diamo importanza al cibo che ingeriamo, ci dedichiamo al corpo svolgendo un’attività fisica moderata, meglio se all’aria aperta e impariamo delle tecniche per gestire lo stress e le emozioni “distruttive”: anche per queste tecniche, infatti, ci sono ormai prove scientifiche che dimostrano quanti risvolti positivi abbiano sul sistema immunitario. Per quanto riguarda l’alimentazione, il cambiamento a favore dei cibi “vivi” è, secondo il mio parere, un imperativo: l’utilizzo di alimenti provenienti da coltivazioni biologiche o biodinamiche, l’uso di cereali integrali e dei legumi, la crema Budwig la mattina, il consumo di molta verdura di stagione, sono i passi “base” per la costruzione di un corpo sano e felice. Si possono trovare spunti in ogni pagina di questo blog e sul sito della Psicoalimentazione, e per questo motivo mi voglio concentrare adesso su qualche elemento più specifico, tenendo conto che la base da cui parto è sempre l’alimentazione sana di cui ampiamente parlo in tutti i miei scritti.

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Per prima cosa, ricordiamoci di consumare abbondanti verdure e di fare spuntini di frutta; lo stesso vale per gli oli contenenti acidi grassi insaturi, come l’extravergine di oliva, l’olio di lino (da mettere nella crema Budwig) e l’olio di girasole (tutti naturalmente biologici e spremuti a freddo), da usare comunque con moderazione (massimo 3 cucchiai al giorno in tutto) e mai riscaldati. Per l’olio di lino deve anche essere garantita la catena del freddo (sulla confezione c’è scritto “da frigo” e si trova in negozio solo nel frigorifero).
Ma quali sono gli elementi importanti che ingeriamo con gli alimenti e che ci aiutano a mantenere forti le nostre difese? Intanto la vitamina C, il cui ingresso nelle cellule immunitarie è però spesso ostacolato da un consumo eccessivo di zuccheri semplici; poi la vitamina A, la cui carenza può creare una maggiore sensibilità alle infezioni di natura virale; inoltre anche la vitamina E e molte vitamine del gruppo B sono importanti per aumentare la risposta immunitaria. Tra i minerali troviamo lo zinco che, nelle dosi di circa 30 milligrammi al giorno e per un periodo di non più di 3 settimane, può contribuire a proteggerci dalle influenze di origine virale, ed il selenio, molto importante durante la risposta anticorpale.

Qualche alimento, bevanda o spezia da aggiungere nelle nostre tavole (oltre, mi ripeto, ai cereali integrali, ai legumi, agli oli vegetali spremuti a freddo ed ad abbondante frutta e verdura)? Eccone alcuni:

• Funghi shiitake
• Curcuma
• Tè verde
• Germe di grano
• Pane integrale di farro (fatto con farine macinate entro 8 giorni)
• Soia verde (fagioli mung) germogliata
• Cipolla
• Miso di riso
• Soia
• Zenzero fresco
• Aglio
• Alghe

Utile può risultare anche l’Echinacea (negli stati influenzali si utilizza 400-500 mg di estratto secco, corrispondenti a 16-20 mg del principio attivo echinacoside, per almeno 15 giorni); l’Echinacea non è però adatta per chi assume farmaci immunosoppressori (ciclosporina e corticosteroidi) e le persone allergiche dovrebbero utilizzarla con cautela.
Non dimentichiamo infine una sana attività fisica, come per esempio può essere la marcia o la bicicletta, oppure un’attività moderata da svolgere in palestra.

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