Il rafano è un ortaggio a radice (appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, così come i broccoli, i cavoli, la senape e il wasabi), noto per il suo sapore e odore pungenti.  È ampiamente usato come condimento, da solo, e anche come ingrediente per delle salse saporite.
Racchiude anche proprietà sorprendenti e i suoi benefici sono principalmente attribuiti al suo alto contenuto di nutrienti e minerali, che includono fibre alimentari, vitamina C, acido folico, potassio, calcio, magnesio, zinco e manganese. Contiene anche composti bioattivi, come la luteina, la zeaxantina e la sinigrina, un potente glucosinolato (composto contenente zolfo, con grandi proprietà salutari). Questi componenti lavorano insieme per fornire benefici per la salute. Ecco dunque sei validi motivi per utilizzarlo in cucina.

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1. Il rafano ti aiuta ad alleviare il raffreddore

Il rafano è stato a lungo utilizzato per alleviare la congestione del tratto respiratorio superiore. Si pensa che i composti volatili che contiene aiutino a dilatare le cavità nasali e dunque a liberare i seni. Questo lo rende un ortaggio utile quando si soffre di congestione nasale da raffreddore, allergie e raffreddore da fieno.

2. Il rafano ha proprietà antibatteriche

L’isotiocianato di allile, l’olio rilasciato quando la radice di rafano viene tagliata, può avere potenti proprietà antibatteriche contro molti microbi, compresi Listeria, Escherichia coli e Staphylococcus.

3. Il rafano è utile contro la ritenzione idrica

Ha un’azione diuretica che aiuta contro la ritenzione di liquidi e le problematiche in cui è presente edema (gonfiore). Il rafano può essere utilizzato anche per infezioni del tratto urinario e calcoli urinari.

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4. Il rafano stimola la digestione

Ha un’azione stimolante sulla mucosa gastrica, quindi favorisce la digestione, mentre a livello intestinale aiuta la naturale eliminazione dei ristagni di gas. Stimola inoltre la produzione di bile che favorisce il metabolismo dei grassi, fornendo un buon supporto nelle diete ipocaloriche.

5. Il rafano è utile per problemi della pelle

Per alleviare geloni o dolori muscolari o articolari è possibile fare un impacco con radici grattugiate. La pasta di rafano, preparata frullando radici essiccate con poca acqua tiepida è un antico rimedio per alleviare il prurito causato dalle punture di insetti.

6.  Il rafano potenzia il tuo sistema immunitario

Le  varie forme di isotiocianato e sinigrina presenti hanno effetti antiossidanti e aiutano a rafforzare il sistema immunitario. È anche molto ricco di vitamina C, anch’essa potente antiossidante, utile contro le infezioni virali. I preziosi componenti del rafano agiscono contro i dannosi radicali liberi, prevenendo così infiammazioni e infezioni.

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Come tutte le cose buone, il rafano può avere anche degli effetti collaterali.

Il rafano ha una serie di effetti benefici ed è per lo più sicuro per la maggior parte delle persone, se assunto in quantità ottimali. Tuttavia, contiene senape che può irritare il rivestimento della bocca, della gola, del naso, del sistema digerente e delle vie urinarie.

Il consumo di rafano può anche causare altri effetti collaterali come disturbi allo stomaco, diarrea e vomito. Anche le persone che soffrono di problemi renali e ipotiroidismo dovrebbero limitarne al massimo il consumo.

Ricetta con il rafano (per due persone)

 

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Ingredienti

Mezzo cavolfiore tagliato a pezzetti
1 patata dolce di medie dimensioni, tritata
1 cipolla piccola, tritata grossolanamente
1 spicchio d’aglio, tritato
360ml  di brodo vegetale
1 cucchiaino di timo essiccato
120 ml di latte vegetale (qualsiasi tipo purché non zuccherato)
2 cucchiaini di salsa al rafano (aggiungere a piacere)
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva spremuto a freddo
Una manciata di germogli a tua scelta
sale marino integrale q. b.
pepe q. b.

Preparazione

Aggiungi la cipolla, la patata, i pezzetti di cavolfiore, l’aglio, il brodo vegetale, il latte vegetale e il timo in una padella larga.  Porta a ebollizione, quindi abbassa la temperatura e continua la cottura finché la patata e il cavolfiore non saranno morbidi (controlla con una forchetta – ci vorranno circa 15 minuti). Trasferisci tutto in un frullatore (anche a immersione) e frulla fino a ottenere un composto omogeneo. Rimetti la crema ottenuta nella padella e aggiungi il rafano. La quantità dipende dai tuoi gusti e da quanti ti piaccioni i sapori piccanti. Aggiungine un po’ alla volta e assaggia fino a quando senti che corrisponde al tuo gusto. Completa quindi con il sale, il pepe, l’olio e gira bene. Metti nelle scodelle aggiungento i germogli sulla superficie.

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