Uno studio cinese suggerisce che il digiuno intermittente non è più efficace della semplice riduzione dell’apporto calorico se lo scopo è perdere peso.
Ci sono molti modi per dimagrire, e negli ultimi anni si sta facendo sempre più strada la strategia di accorciare la finestra temporale durante la quale assumere i pasti. Premesso che l’astensione dal cibo per periodi ristretti può avere notevoli benefici per la salute, vi voglio però portare il risultato di un recente studio da cui si evince che questa strategia non è più vantaggiosa nella riduzione del peso corporeo rispetto alla restrizione calorica giornaliera.
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Lo studio: Calorie Restriction with or without Time-Restricted Eating in Weight Loss
L’ approccio relativamente nuovo chiamato alimentazione a tempo limitato (o anche digiuno intermittente) – che limita i pasti a una certa finestra di tempo ogni giorno – è stato messo alla prova in un piccolo studio randomizzato. I risultati sono stati pubblicati il 21 aprile 2022 sul New England Journal of Medicine. I ricercatori in Cina hanno ripartito casualmente 139 uomini e donne obesi in due gruppi. A un gruppo è stato detto di limitare l’apporto calorico giornaliero (da 1.500 a 1.800 calorie o uomini e da 1.200 a 1.500 calorie per le donne). All’altro gruppo è stato detto di seguire gli stessi limiti calorici ma di mangiare solo tra le 8:00 e le 16:00. ogni giorno. Per assicurarsi che nessuno bluffasse, i partecipanti dovevano fotografare ogni boccone che mangiavano e tenere diari alimentari. Dopo un anno, le persone in entrambi i gruppi hanno mostrato circa la stessa quantità di perdita di peso (tra 6 e 8 chili) e le stesse variazioni di grasso corporeo, pressione sanguigna, colesterolo e zucchero nel sangue. Ciò indica che i cambiamenti derivano da una restrizione calorica, non da una restrizione di tempo. I critici dello studio affermano che potrebbe essere che la finestra per mangiare – otto ore – semplicemente non fosse abbastanza breve da fare la differenza per il gruppo del digiuno intermittente e che una finestra di sei ore potrebbe avere risultati diversi.
Considerazioni: cosa fare davvero per dimagrire
Il digiuno intermittente continua a destare l’interesse degli scienziati e a essere dibattuto. Personalmente credo che la finestra temporale minore durante la quale si consumano i pasti ci permette magari di ingerire meno cibo ed è per questo che funziona. Nello studio in oggetto era stato dato lo stesso apporto calorico a entrambi i gruppi e di conseguenza questo sarà il motivo per cui hanno poi ottenuto lo stesso risultato.
Comunque, per concludere, cosa dobbiamo fare per dimagrire? Intanto è bene seguire un’alimentazione corretta, sana, naturale, ricca di fibra e di alimenti vitali (come lo sono i cereali in chicco per esempio, i legumi, ma anche la frutta e la verdura a chilometro zero, ovvero che non abbia sostato troppo a lungo nei frigoriferi, la frutta a guscio e i semi oleaginosi); bisogna anche non dimenticare di far muovere il corpo tutti i giorni, scegliendo un’attività fisica in linea con i propri gusti e incorporandoci anche un’attività all’aperto; l’altro aspetto che non tutti considerano è poi quello di imparare a masticare lentamente, per digerire al meglio gli alimenti e per comprendere quando è il momento di smettere di mangiare; non è poi da trascurare il sonno: una buona dormita ci permette il giorno dopo di essere più presenti a noi stessi (e quindi di non cedere a tutte le tentazioni) e di mantenere in equilibrio gli ormoni della fame. Queste modifiche allo stile di vite ci permettono di raggiungere il proprio peso forma e di mantenerlo poi anche con il passare del tempo.
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