Assapora la storia in ogni boccone: polpette nutrienti che raccontano di tempi antichi.

Siamo giunti al ventitreesimo giorno delle Ricette dell’Avvento, e in questo clima festivo ti presento una ricetta che cattura l’essenza della nutrizione consapevole: le polpette di ceci e quinoa con cavolo nero. Queste polpette sono un piatto nutriente e ricco di sapori, simbolo di come possiamo trasformare ingredienti semplici e salutari in delizie culinarie che rispettano la filosofia della Psicoalimentazione. Con il loro sapore ricco e la loro consistenza soddisfacente, sono perfette per arricchire la tua tavola delle feste con gioia e salute.

Proprietà degli ingredienti

La quinoa è un seme antico apprezzato per il suo alto contenuto proteico che fornisce tutti gli aminoacidi essenziali, una rarità nel regno vegetale. È anche una fonte eccellente di fibre, superiori a molti cereali integrali, che aiutano nella digestione e nel controllo della glicemia. Contiene inoltre una varietà di minerali essenziali come il ferro, il magnesio, il fosforo e il manganese, cruciali per la salute delle ossa, la produzione di energia e le funzioni metaboliche.

Il cavolo nero, spesso etichettato come superfood, è carico di vitamine e minerali, tra cui abbondante vitamina C e K, ferro e calcio, sostanze nutritive fondamentali per la salute immunitaria, la coagulazione del sangue e la salute ossea. È anche un potente antiossidante grazie alla presenza di flavonoidi, che hanno dimostrato di contrastare l’infiammazione e promuovere la salute cellulare. Le sue proprietà detossificanti derivano dai glucosinolati, che sono stati studiati per il loro ruolo nel supportare le funzioni di detossificazione del corpo.

Curiosità

Anche se oggi le consideriamo un piatto comune e versatile, nella storia le polpette erano spesso un piatto di lusso. Nel Medioevo venivano preparate nelle cucine dei ricchi e della nobiltà, utilizzando carne rara e spezie costose come la noce moscata e il pepe nero, che erano all’epoca ingredienti esotici e molto preziosi. Si diceva che il numero di spezie in una polpetta potesse rivelare la ricchezza e lo status sociale di chi le serviva. Quindi, quando oggi gustiamo polpette di quinoa e cavolo nero, possiamo immaginare di partecipare a un banchetto medievale, celebrando non solo il sapore ma anche la ricca storia dietro a questo piatto semplice ma significativo.

Ecco dunque la ricetta.

Polpette di quinoa e cavolo nero

Ingredienti:

  • 200 g di ceci già cotti e scolati
  • 80 g di quinoa cotta
  • 5 foglie di cavolo nero, tritate finemente
  • 1/4 di cipolla, tritata
  • Pepe nero macinato, a gusto
  • Timo secco, a gusto
  • Sale marino integrale, a gusto
  • 125 g (circa mezzo panetto) di tofu, frullato con un minipimer
  • 70 g di farina di grano saraceno
  • Olio extravergine di oliva (per condire dopo la cottura)

Procedimento:

  1. Preriscalda il forno a 180°C se scegli di cuocere le polpette in forno.
  2. In una grande ciotola, unisci i ceci cotti e scolati con la quinoa cotta.
  3. Aggiungi il cavolo nero tritato, la cipolla tritata, il pepe, il timo e il sale. Mescola bene gli ingredienti.
  4. Incorpora il tofu frullato e la farina di grano saraceno all’impasto e amalgama fino a ottenere un composto omogeneo che si possa modellare con le mani.
  5. Forma delle polpette della grandezza desiderata e disponile su una teglia rivestita con carta da forno ecologica.
  6. Se cuoci in forno, inforna le polpette per circa 20-25 minuti o fino a che non sono dorate e croccanti all’esterno.
  7. Se preferisci cuocerle in padella, usa una padella antiaderente e cuoci le polpette a fuoco medio, girandole delicatamente fino a doratura su tutti i lati.
  8. Una volta cotte, servi le polpette con un filo di olio extravergine di oliva a crudo per esaltarne il sapore.

Voglio esprimere la mia gratitudine a NumeroDue ConceptStore di Orbetello per aver elevato il semplice atto di presentare queste polpette a un’esperienza di pura estetica. È un ricordo che la bellezza si può trovare anche nei gesti più umili, trasformando il nutrimento in un’arte visiva.

Mi viene da fare una riflessione, pensando a quanto ciò che una volta era considerato prezioso e raro è diventato accessibile e quotidiano. Ingredienti come le spezie, una volta valutati più dell’oro, oggi adornano liberamente le nostre cucine. Eppure, mentre le merci possono perdere il loro valore esclusivo, il tempo rimane l’essenza stessa della preziosità.

Ma qualcosa c’è che resta: il tempo, l’attimo che viviamo, pieno di valore proprio perché irripetibile e fugace. Nella sua inafferrabilità, il tempo ci sfida a catturare l’essenza di ogni momento, a trovare la ricchezza nelle nostre giornate non tanto attraverso ciò che accumuliamo, ma nelle esperienze che viviamo e condividiamo. Le polpette, semplici e quotidiane, sono lì a ricordarci che ogni singolo attimo è un dono: un’opportunità per assaporare la vita, per instaurare connessioni, per creare ricordi. In un mondo che corre, il tempo è il vero lusso, l’unico bene che, una volta speso, non può essere ricomprato. Quindi, mentre gustiamo queste polpette, celebriamo il tempo che abbiamo, gli attimi condivisi e il prezioso presente.

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