Nel nostro Paese l’influenza fa capolino in tardo autunno per poi raggiungere il picco intorno a metà febbraio, con una coda che può però persistere fino a primavera. E’ dovuta a virus che vengono trasmessi facilmente per via aerea da persona a persona: uno starnuto, il contatto di una mano, possono essere veicoli semplici per il virus. Per questo motivo è più facile venire contagiati in ambienti sovraffollati, ma anche in casa, se ad aver contratto l’influenza è un familiare.
I virus dell’influenza
I virus che possono indurre l’influenza non sono tutti uguali: alcuni sono più aggressivi e possono dare origine ad una patologia importante, altri lo sono meno e causano sintomi più lievi. Esistono infatti tre tipi di virus influenzali: A, B e C. Tipo A e B causano le epidemie influenzali annuali che interessano fino al 20% della popolazione con sintomi più marcati, il tipo C causa sintomi molto meno gravi.
I virus dell’influenza A sono i più dannosi, in quanto possono causare malattie gravi. Gli uccelli acquatici selvatici sono spesso ospiti di una grande varietà di virus influenzali A.
A volte questi virus vengono trasmessi dagli uccelli all’uomo e possono causare epidemie devastanti.
L’influenza B infetta quasi esclusivamente l’uomo ed è meno comune dell’influenza A.
Inoltre, l’influenza di tipo B muta circa due o tre volte più lentamente dell’influenza A. Poiché gli esseri umani sono l’ospite naturale dell’influenza B, le pandemie generalmente non si verificano con i virus dell’influenza B.
Sebbene gli scienziati possano classificare e monitorare i diversi tipi di virus influenzali, è praticamente impossibile per loro sviluppare vaccini efficaci che garantiscano un’immunità permanente. Il motivo: i virus dell’influenza mutano (cambiano la loro struttura genetica) e si replicano (producono copie identiche di se stessi) molto rapidamente, rendendo difficile per gli scienziati tenere il passo.
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I sintomi dell’influenza
I sintomi influenzali comprendono:
- febbre o sensazione di febbre/brividi;
- tosse;
- gola infiammata;
- naso che cola o chiuso;
- dolori muscolari;
- mal di testa;
- affaticamento (stanchezza);
- alcune persone possono avere vomito e diarrea, sebbene questo sia più comune nei bambini che negli adulti.
I sintomi possono essere simili d altre condizioni: per essere associati all’influenza i sintomi devono essere accompagnati da febbre che arriva ad oltre 38° e che dura 3-4 giorni. Durante l’influenza il corpo è soggetto a brividi e sudorazione.
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Come prevenirla?
Ci sono alcuni accorgimenti per cercare di non essere aggrediti dal virus:
- evita luoghi sovraffollati se possibile;
- lavati spesso le mani (specie se si sono toccati soldi, se si è stati in luoghi affollati come per esempio autobus, treni o cinema o se si è venuti a contatto con persone affette dal virus);
- indossa guanti appositi (e la mascherina) se devi prenderti cura di qualcuno ammalato;
- dormi a sufficienza;
- impara a gestire lo stress (lo stress può farti abbassare le difese immunitarie e farti diventare più vulnerabile al virus);
- sii fisicamente attivo;
- bevi abbondante acqua;
- nutriti in modo sano.
Quanto dura?
La durata è variabile tra i 7 e i 10 giorni, durante i quali è meglio stare a riposo, idratarsi molto e cercare di affaticare il meno possibile l’apparato digerente, seguendo i consigli qui sotto.
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L’alimentazione utile
Se all’inizio non si ha fame, è possibile assecondare questo desiderio e dare al corpo solo liquidi:
- tè verde;
- tisana di echinacea:
- brodo vegetale:
- brodo di miso di riso;
- acqua calda e limone:
- decotto con zenzero e buccia di limone bio.
Appena l’appetito comincia a farsi sentire, inizia a mangiare in modo leggero. Ecco qualche cibo da mettere (alcuni possono essere inseriti già all’inizio).
Brodo vegetale
Ti aiuta ad evitare la disidratazione e il fatto che sia caldo può aiutarti a lenire il mal di gola.
Frutta
Tra la frutta ottima quella invernale proprio perché ricca di vitamina C.
Verdure a foglia verde
Spinaci e altre verdure a foglia sono molto ricche di vitamina C.
Cavoli e broccoli
Grazie al perfetto equilibrio dei loro componenti hanno numerose proprietà terapeutiche: rafforzano le difese immunitarie, sono un potente remineralizzante, ottimi riequilibratori e rigeneratori dei tessuti, efficaci diuretici e disinfettanti dell’intestino. Per la loro essenza solforata, cavoli e broccoli sono un buon rimedio per le malattie dell’apparato respiratorio, quali afonia, tonsillite, laringite, tracheite, asma, raffreddore. Meglio consumarli crudi, per mantenere integre le loro proprietà.
Farina e fiocchi d’avena
Quando sei malato, una ciotola calda di farina d’avena o un porridge fatto con i fiocchi, possono essere una scelta nutriente. L’avena integrale, come altri cereali integrali, è anche una fonte naturale di vitamina E, che rinforza il sistema immunitario. Inoltre contiene polifenoli e beta glucani rinforzanti il sistema immunitario.
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Da evitare
- Alcol, che abbassa le difese immunitarie e aumenta la disidratazione;
- Alimenti troppo duri o secchi, come cracker per esempio, che possono aggravare il mal di gola;
- Alimenti raffinati in genere o trasformati: il cibo ormai devitalizzato come quello industriale non contiene i nutrienti necessari a sostenerti durante il processo di guarigione. Usa cibo vivo, nutriente, fresco e genuino.
Per adottare le regole di una sana alimentazione e prevenire la sindrome influenzale, puoi entrare in uno stile di vita sano durante tutto l’anno, ma anche muovere il tuo corpo, meglio se all’aperto in un posto ossigenato (se abiti in città puoi recarti in un parco). Puoi imparare le regole di una sana alimentazione leggendo e mettendo in pratica il libro “Psicoalimentazione, nutrire il corpo e la mente”, che puoi scaricare direttamente CLICCANDO QUI.