I motivi per cui abbiamo voglia di mangiare continuamente possono essere molteplici, ma possiamo concentrare l’attenzione sul tipo di cibo che scegliamo, sullo stress e sull’incapacità di essere presenti a noi stessi.

Molte persone lamentano un desiderio costante di cibo, di qualcosa da mettere sotto i denti anche dopo avere già mangiato e non riescono a venirne fuori. Questo si traduce in eccesso di peso, calo di energia, gonfiori, ma anche senso di colpa, disagio psichico e abboffate seguite da rigidi schemi restrittivi.

Il primo passo da attuare è quello di andare ad analizzare il tipo di cibo che introduciamo, perché spesso una carenza di fibra e una focalizzazione verso cibi più zuccherini può esserne la causa.

I carboidrati raffinati possono scatenare la “fame nervosa”: limitali e aumenta l’apporto di fibra

I carboidrati raffinati mettono in circolo un eccesso di glucosio: in pratica fanno salire troppo velocemente la glicemia (zuccheri nel sangue), che causa una rapida secrezione dell’insulina. Questa fa abbassare troppo rapidamente la glicemia tanto da arrivare ad uno stato di ipoglicemia reattiva, che si traduce nel desiderio di mangiare di nuovo, nervosismo, agitazione, ansia. Quindi in pratica abbiamo voglia impellente di mangiare… perché abbiamo mangiato!
Non solo: i carboidrati raffinati sono carenti di molti elementi vitali, per cui se sono prevalenti nella nostra dieta, è possibile che l’organismo reclami nutrienti e ci spinga a cercare altro cibo.

Prova a ridurre considerevolmente (fino poi ad eliminare) i carboidrati raffinati e sostituiscili con alimenti ricchi di fibra. In pratica si tratta di evitare pasta, riso e pane bianchi, cracker, grissini, gallette, biscotti fatti con farine raffinate e prediligere cereali in chicco, come, per fare qualche esempio farro e orzo non perlati, avena, miglio, riso integrale, sorgo. Naturalmente bisogna togliere lo zucchero, e questo significa anche le bibite zuccherate o molti prodotti di largo consumo (leggi sempre le etichette!).

Aumentare l’apporto di fibra significa: introduci cereali (e pseudocereali) in chicco integrali, legumi, frutta bio con tutta la buccia, verdure. 

Come lo stress può stimolare a mangiare in eccesso e di continuo

Lo stress fa in modo che il tuo corpo produca una quantità maggiore di un ormone, il cortisolo, che può farti desiderare cibi zuccherati, salati e grassi. Il motivo è molto semplice: lo stress causa una risposta di attacco-fuga, molto funzionale per i nostri antenati quando affrontavano situazioni in cui era in gioco la loro vita. Un attacco da parte di un predatore doveva essere gestito nel migliore dei modi: energia a disposizione per poter correre e combattere. Oggi il predatore non c’è più, ma ci ritroviamo con la stessa risposta agli eventi della vita: paure per il futuro, conflitti interpersonali, traffico e altre situazioni rappresentano per noi quel lontano predatore. La voglia di certi cibi potrebbe essere dovuta al fatto che il nostro cervello potrebbe pensare di aver bisogno di carburante per combattere qualsiasi minaccia causi lo stress e ci chiede quindi ulteriore cibo.

Non mi stancherò mai di dirlo: trova le tue tecniche per gestire lo stress. Trova il tuo “ricovero” personale, il modo in cui puoi scaricare le tensioni: una passeggiata nella natura, lo yoga, la meditazione, lo sport, le visualizzazioni, possono essere degli spunti da cui iniziare. Ma inizia ora!

L’incapacità di essere presenti a noi stessi può essere causa della fame “insaziabile”

Quante volte ti è capitato di mangiare e non ricordare cosa? Pensa alla cena di ieri: che tipo di pasto hai fatto? Ti ricordi i sapori? Spesso accade che mangiamo e non siamo presenti ai nostri pasti, tutti presi dai nostri pensieri o distratti dai social o dalla TV. Ecco: la tua mente si è persa un pezzo, non c’era in quei momenti. Per questo potrebbe reclamare il cibo.

Impara a riconnetterti con te stesso e al prossimo pasto fermati un momento, spegni la TV, tieni lontano il tuo telefonino. Se senti del disagio (potrebbe essere che hai sviluppato una dipendenza, rimani centrato in quel disagio, non lo cacciare via. Respira più lentamente, per riportare più calma nella tua mente. A quel punto inizia a mangiare, con maggiore consapevolezza: senti il gusto di quello che hai nella bocca, fai diventare il momento del pasto uno spazio sacro. Questo ti aiuterà a sentire maggiormente il senso della sazietà, ad essere più soddisfatto ed appagato e ti permetterà di capire che la vita non è tutto un correre e riempire. Che i vuoti possono anche rimanere tali, non vanno sempre colmati. Nell’Universo il vuoto è predominante, eppure lui, l’Universo, non lo teme, non cerca di riempirlo di stelle o pianeti, ma lo abbraccia sapendo che permette a tutta la materia di esistere.

 

Potrebbe anche interessarti

Metti a dieta il tuo cervello