Proprietà e utilizzo dei germogli  e procedimento per prepararli in casa.

Hai mai mangiato i germogli? Questi gustosi cibi  sono ricchi di una serie di preziosi nutrienti, variabili a seconda del tipo di germoglio, ma in linea generale contengono alti livelli di folato, magnesio, fosforo e vitamina K. Sono un’ottima fonte di enzimi e di “forza vitale”, che di solito si perde quando gli alimenti vengono cotti o non raccolti freschi.
Il processo di germinazione scompone parte dell’amido, il che aumenta la percentuale di nutrienti. Inoltre elimina i fitati, una forma di acido fitico che normalmente riduce l’assorbimento di vitamine e minerali nel corpo. Quindi i cereali germogliati hanno più nutrienti disponibili rispetto ai cereali maturi e risultano anche più digeribili.

Cosa si può germogliare?

I semi “vivi” possono essere facilmente germogliati. Qualche esempio? I fagioli mung (soia verde) e l’erba medica sono i semi più comuni per i germogli. Altri semi comuni  includono adzuki, cavolo, erba cipollina, trifoglio rosso, fieno greco, ceci, lenticchie, senape, piselli, ravanello, grano saraceno, avena e girasole nero.

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Come ottenere i germogli

1.  La sera metti 2-3 cucchiai di semi immersi in acqua e lasciali così per tutta la notte. Al mattino scola l’acqua e metti i semi nella germogliera oppure in un barattolo di vetro. A questo punto, se utilizzi il barattolo, procedi in questo modo:

2.  Chiudi il bararattolo con il fazzoletto di cotone, o con una garza, fermandolo con un elastico;

3. Metti il barattolo rovesciato su un piatto (i semi devono rimanere umidi, ma non devono essere coperti di acqua: in questo modo l’eccesso di acqua filtra attraverso il fazzoletto e rimane nel piatto).

4. Sciacqua i semi un paio di volte al giorno, per 2 o più giorni, a seconda del seme utilizzato. In pratica fai scorrere l’acqua attraverso il fazzoletto (o la garza) e riponi nuovamente il barattolo “a testa in giù”.

Quando il germoglio avrà raggiunto la lunghezza di 2-4 cm è pronto per essere consumato. Prima di utilizzarlo puoi tenerlo qualche ora all’aria aperta in modo che si arricchisca di clorofilla. Consuma i semi che ti necessitano e metti quelli che ti avanzano in un contenitore di vetro chiuso in frigorifero. Puoi consumarli per un’intera settimana, ricordandoti però di sciacquarli giornalmente.

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Quali sono i tempi di germinazione?

I tempi sono variabili a seconda del seme utilizzato. Ecco qui una lista dei più comuni.

Adzuki (Vigna angularis): germoglia in 3-5 giorni;
Erba medica (Medicago sativa): germoglia 5-7 giorni;
Grano saraceno (Fagopyrum esculentum): germogli 2-3 giorni;
Semi di cavolo cappuccio (Brasscia oleracea): germoglia in 3-5 giorni;
Erba cipollina (Allium schoenoprasum): germoglia in 10-14 giorni;
Trifoglio (Trifolim pratense, T. incarntum): germoglia in in 4-6 giorni;
Crescione (Lepidium sativum): germoglia in 3-4 giorni;
Fieno greco (Trigonella foenum-graecum): germoglia in 6-8 giorni;
Lenticchia (Lens culinaris): germoglia in 3-4 giorni;
Mung (Vigna radiata): germoglia in 3 giorni;
Piselli (Pisum sativum): germogli 5-7 giorni;
Soia (Glycine max): germogli 3-5 giorni;
Girasole nero (Helianthus annus): germoglia in 6-7 giorni;
Avena (Avena sativa): Germoglia in 2-3 giorni;

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Come consumare i germogli?

Puoi mangiare i germogli da soli, oppure in insalate e puoi anche aggiungerli nelle minestre. Puoi utilizzarli come spezza-fame o come spuntino quando sei fuori casa in vacanza o per lavoro. Se vuoi una semplice ricetta con i germogli, clicca qui.

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