Oggi vi voglio parlare di alimenti desueti, almeno per noi occidentali e vi fornisco qualche indicazione sulle alghe. Io le ho introdotte nella mia alimentazione e mi piace utilizzarle in vario modo, sia cotte che crude. Meglio comunque non eccedere (direi che una volta alla settimana va benissimo), per via della grande quantità di iodio che è presente in esse. Ma vediamone alcune, riprendendo le informazioni tratte dai miei libri “Cucina vegana e metodo Kousmine” e “Psicoalimentazione, nutrire il corpo e la mente”.
HIJIKI
E’ un’alga nera, di sapore molto intenso, tanto che se ne utilizza una quantità minima: è ricca di minerali e di calcio: 100 gr di hijiki essiccate ne contengono più di 1.400 mg. In Giappone queste alghe sono conosciute ed utilizzate per rinvigorire i capelli. Vengono vendute essiccate, quindi per consumarle vanno messe in ammollo per 20 minuti: in questo modo aumentano il volume di ben 5 volte. Si possono utilizzare in vario modo per dare più sapore ai diversi piatti. A me piacciono anche crude in insalata.
KOMBU
La kombu è un’alga marina e come tale è molto ricca di sali minerali, nonché di vitamine e di amminoacidi. Tra i minerali spicca il magnesio, che ha un ruolo importante nella prevenzione delle patologie cardiache e dei calcoli renali. E’ presente poi anche una grande quantità di acido folico, che agisce insieme alla vitamina B12 ed è di fondamentale importanza nei processi di divisione cellulare, nonché per lo sviluppo ottimale del sistema nervoso nel feto. Inoltre questa alga ha proprietà disintossicanti. La kombu può essere usata come condimento, ma si trova anche in compresse o in polvere (Kelp). In quest’ultimo caso, bisogna stare attenti a non eccedere, essendo molto ricca di iodio.
WAKAME
E’ un’alga marina. Normalmente viene venduta essiccata, ma basta lasciarla in acqua tiepida per 5 minuti, ed è pronta per essere utilizzata. Ha un sapore dolciastro. E’ utile per migliorare lo stato della pelle, dei capelli e delle unghie, ed è anche un ottimo rimedio per chi soffre di gastrite o di ulcera.
NORI
Si trova in fiocchi o in fogli: questi ultimi vanno passati un po’ sulla fiamma per poter essere meglio sbriciolati prima dell’utilizzo. Altrimenti si tostano un po’, dopo averli tagliati a strisce e possono essere utilizzati per farci degli involtini. I fiocchi si mettono qualche minuto in ammollo e si aggiungono alle minestre o in insalata. La nori è molto utile in caso di anemia o astenia.
Con un pizzico di curiosità, un etto di audacia e qualche foglia di voglia di sperimentare il nuovo si ottiene l’allargamento dei propri confini, l’espansione della propria zona di comfort. Con questa ricetta andiamo ad inserire nei nostri piatti questi alimenti non proprio da tutti, in occidente, conosciuti.