Sentiamo spesso parlare di grani antichi, ma non sempre sappiamo di cosa effettivamente si tratti. Dove li posso trovare? E, soprattutto, quali sono?
Con il termine “grani antichi” si intendono tutti quei semi che nel corso dei secoli non hanno subito modifiche e sono quindi rimasti pressoché identici agli originali. Ciò significa che il grano moderno (grandemente modificato nel corso del tempo per migliorarne la resa) non è un cereale antico, mentre il farro integrale, il monococco e il khorasan lo sono.
In questa categoria rientrano quindi molti cereali e pseudocereali che già ben conosciamo e che magari consumiamo da tempo, ma non sapevamo che fossero grani antichi.
Qual è il grano più antico di tutti?
Dal punto di vista del tempo, possiamo collocare il farro monococco nel punto più lontano, addirittura nel Neolitico. Questo seme è stato infatti trovato, sotto forma di pane, nello stomaco del famoso Ötzi, “Uomo venuto dal ghiaccio” che visse durante l’era neolitica.
Il farro monococco è stato utilizzato anche ai tempi degli antichi Romani, come testimoniano gli affreschi ritrovati a Pompei.
Perché i grani antichi fanno bene?
Come tutti i cereali integrali, sono molto ricchi di fibre e questo supporta la salute del microbiota intestinale (quella benefica popolazione di microrganismi che popola il nostro intestino regolando molte funzioni vitali); inoltre aiutano a contenere i picchi glicemici, quindi possono essere importanti per prevenire obesità e diabete, ma anche per la regolazione dell’umore. Ogni volta che introduciamo, infatti, cibi ad alto indice glicemico, si crea un picco dell’insulina e di conseguenza un rapido abbassamento della glicemia (zuccheri nel sangue). Risultato: nervosismo, irritabilità, ansia, stato depressivo. La grande quantità di fibra presente in questi grani evita proprio questo brusco calo.
I cereali antichi nella loro forma “integrale” forniscono, oltre alle fibre, anche vitamine e minerali e grassi sani e possono aiutare a prevenire malattie cardiache, ictus, diabete e alcuni tipi di cancro.
Variandoli possiamo assicurarci di ottenere l’intero spettro di nutrienti disponibili: ogni chicco ha infatti qualcosa di diverso da offrire (dal calcio nel teff, al magnesio del miglio, alla fibra solubile dell’orzo).
Quali sono i grani antichi? Vediamone alcuni
Ecco qui una lista di alcuni di quelli che sono considerati grani antichi (tra cereali e pseudocereali):
Amaranto
Avena
Chia
Farro
Fonio
Grano saraceno
Khorasan
Miglio
Orzo
Quinoa
Segale
Sorgo
Teff
Grani antichi italiani
Ci sono molte varietà di grani antichi coltivati in Italia. Io stessa ho apprezzato la qualità di molti di questi, tra cui il Timilia di cui ho fatto una grande scorta in occasione di una conferenza in Sicilia. Oltre al Timilia, in questa bellissima terra troviamo anche altre varietà, come il grano Russello o il Perciasacchi e il Maiorca, coltivato anche in Puglia. Altri grani da sperimentare: il famoso Senatore Cappelli, il grano Solina (di origini abruzzesi), il Verna e il Gentil Rosso (di origine toscana).
Idee e ricette per consumare i grani antichi
Ci sono tanti modi per mangiare questi nutrienti cereali. Dalle zuppe alle insalate, passando anche per la colazione (puoi cliccare sui testi evidenziati per leggere le ricette).
Colazione
Puoi utilizzare i fiocchi d’avena per preparare un buon porridge;
Prepara una “overnight oatmeal” per gustarti una colazione “coi fiocchi”;
Usa il grano saraceno crudo o l’avena in chicco cruda messa in ammollo il giorno prima per la tua crema Budwig.
Pranzo e cena
Che dire di un’ottima insalata di miglio?
Prova la quinoa per cucinare una sorta di cous cous direttamente con questo chicco;
Sperimenta un pilaf di amaranto (al posto del riso);
Utilizza il sorgo per cucinare dei burger vegetali (aggiungendo un legume e qualche spezia).
Snack
Crea dei cracker croccanti con i grani antichi e mettici sopra una crema di avocado e limone;
Produci il pane con la farina di farro e spalmaci un po’ di crema di mandorle o di nocciola (rigorosamente senza zucchero).
Dolci
Prepara dei biscotti utilizzando la farina dei grani antichi;
Confeziona torte e crostate;
Usa i fiocchi d’avena per i tuoi dolci al cucchiaio, come in questo cremoso di avocado al cacao.
Tante altre ricette sono disponibili nei ricettari “Le ricette Kousmine dell’estate” e “Le ricette della Psicoalimentazione”.
Potrebbero anche interessarti
Il seme del mese: l’amaranto.
5 motivi per mangiarlo e una ricetta originale!
Scrivi un commento
Devi accedere, per commentare.