Il reflusso gastroesofageo non è solo un problema fisico, ma è legato anche a cibo ed emozioni. Scopri quali alimenti evitare, quali aiutano e come ridurre lo stress per migliorare la digestione.
Il reflusso gastroesofageo non è solo un problema fisico. Dietro la sensazione di bruciore e l’acidità che risale dallo stomaco verso l’esofago, spesso si nasconde un messaggio più profondo. Il nostro corpo non ci tradisce: comunica. E ci invita ad ascoltarlo.
Il legame tra reflusso esofageo e alimentazione
L’alimentazione gioca un ruolo chiave nel reflusso esofageo. Alcuni alimenti possono aggravare la sintomatologia, mentre altri aiutano a ripristinare l’equilibrio digestivo.
Gli alimenti da evitare includono:
- Cibi acidi come pomodori e agrumi
- Caffè e bevande eccitanti
- Cibi ultra-processati e ricchi di zuccheri
- Alcol e bibite gassate
- Fritti e alimenti molto grassi
- Peperoncino, soprattutto a cena
D’altra parte, alcuni alimenti possono lenire e proteggere la mucosa gastrica:
- Verdure dolci come zucca e carote
- Cereali integrali in chicco, che stabilizzano la digestione
- Legumi ben cotti e passati
- Semi di lino e chia, ricchi di mucillagini protettive
- Tisane a base di malva, liquirizia e zenzero (senza esagerare con quest’ultimo)
Oltre alla scelta del cibo, conta anche il modo in cui si mangia. Mangiare in fretta, sotto stress, mentre si guarda il telefono o la TV, impedisce di percepire davvero i segnali della digestione e può favorire il reflusso.
La cena dovrebbe essere leggera e senza prodotti di origine animale, rispettando il principio della “cena da povero” per facilitare la digestione e ridurre il rischio di reflusso notturno.
Il riflesso delle emozioni
Il reflusso spesso racconta di qualcosa che non si riesce a “digerire” nella propria vita.
- Stress e ansia: lo stomaco è direttamente collegato al sistema nervoso. Situazioni di tensione, insicurezze e paure possono aumentare la produzione di acido gastrico. È come se il corpo fosse sempre in stato di allerta, pronto a difendersi anche quando non c’è un reale pericolo.
- Trattenere emozioni: il reflusso può essere la metafora di parole non espresse, di rabbia repressa o di sentimenti che si risvegliano nel momento meno opportuno. Spesso le persone che soffrono di reflusso tendono a “ingoiare” emozioni senza dar loro spazio, generando una pressione interna che si riflette anche sullo stomaco.
- Eccesso di controllo: chi tende a tenere tutto sotto controllo può somatizzare questo atteggiamento attraverso disturbi digestivi. Il reflusso, in un certo senso, rappresenta il tentativo del corpo di “restituire” ciò che è stato accumulato e non elaborato, come un modo di dire: “troppo è stato trattenuto, ora deve uscire”.
Strategie di riequilibrio
- Mangiare con consapevolezza: masticare lentamente e assaporare ogni boccone aiuta la digestione e riduce la pressione sullo sfintere esofageo.
- Gestire lo stress: pratiche come la respirazione profonda, la mindfulness e il rilassamento muscolare progressivo aiutano a ridurre le tensioni che influenzano la digestione. Ad esempio, la respirazione diaframmatica: inspira profondamente dal naso gonfiando l’addome, trattieni l’aria per qualche secondo e poi espira lentamente dalla bocca sgonfiando l’addome. Questo tipo di respirazione calma il sistema nervoso e riduce la tensione gastrica.
- Osservare le proprie emozioni: ascoltare ciò che il corpo racconta permette di affrontare il disagio alla radice.
- Curare la postura e il riposo: evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti, aspettando almeno tre ore prima di andare a letto. La posizione migliore per dormire è sul fianco sinistro, poiché favorisce un migliore allineamento dello stomaco e riduce il reflusso.
Ogni sintomo è un messaggero. Imparare ad ascoltarlo è il primo passo per trovare un equilibrio profondo, sia nel corpo che nell’anima.
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F.A.Q. – Domande frequenti sul reflusso gastroesofageo
❓ Qual è la miglior posizione per dormire con il reflusso?
✅ Sul fianco sinistro, per evitare la risalita dei succhi gastrici e favorire una migliore digestione.
❓ Cosa mangiare a cena per ridurre il reflusso gastroesofageo?
✅ Una cena leggera, preferibilmente a base di verdure dolci (come zucca e carote), cereali integrali in chicco e tisane rilassanti. Evitare cibi acidi, grassi e fritti.
❓ Lo stress può peggiorare il reflusso?
✅ Sì, lo stress aumenta la produzione di acido gastrico e può influenzare la digestione. Tecniche come la respirazione diaframmatica e la mindfulness aiutano a ridurre i sintomi.
❓ Quanto tempo devo aspettare prima di sdraiarmi dopo aver mangiato?
✅ È consigliabile aspettare almeno 3 ore prima di andare a letto per permettere allo stomaco di svuotarsi e ridurre il rischio di reflusso notturno.
❓ Il reflusso gastroesofageo può essere causato da emozioni represse?
✅ Sì, emozioni non espresse, come rabbia e ansia, possono influenzare la digestione e favorire il reflusso. Lavorare sulla consapevolezza emotiva aiuta a riequilibrare il corpo.
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