I bevitori moderati e pesanti con fibrillazione atriale, un battito cardiaco irregolare e. spesso, accelerato, possono ridurre i loro episodi eliminando la maggior parte dell’alcool, afferma uno studio pubblicato il 2 gennaio 2020 sul New England Journal of Medicine.
I sintomi della fibrillazione atriale includono debolezza, mancanza di respiro e palpitazioni e l’alcol è spesso citato come comune fattore scatenante. La fibrillazione atriale è importante non solo a causa dei sintomi che può causare, ma aumenta anche il rischio di ictus.
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Nello studio, i ricercatori hanno arruolato 140 persone, l’85% delle quali erano uomini, che avevano fibrillazione atriale persistente o ricorrente ed erano bevitori da moderati a pesanti, con un consumo medio di alcol di quasi 17 bevande standard a settimana o da due a tre bevande al giorno. (Una bevanda standard è definita come 350 ml di birra, 150 ml di vino o 45 mldi distillati).
I partecipanti sono stati divisi in due gruppi. Alle persone di un gruppo è stato chiesto di astenersi dall’alcol e gli altri sono stati invitati a continuare la loro normale assunzione. Quelli del gruppo di astinenza hanno ridotto il loro consumo di alcol dell’87,5% – da 17 a due bevande a settimana, in media. I bevitori regolari hanno effettivamente ridotto anche il loro apporto di circa il 20% – da una media di 16,4 a 13,2 drink a settimana – ma erano ancora considerati bevitori da moderati a pesanti. I partecipanti hanno registrato la loro assunzione di alcol e monitorato la loro fibrillazione atriale con registrazioni ECG di 30 secondi due volte al giorno. Dopo sei mesi, la probabilità di avere fibrillazione atriale durante le registrazioni era inferiore del 45% nel gruppo di astinenza. Gli astenuti hanno anche avuto tempi più lunghi tra episodi di fibrillazione atriale.
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Fonte: Harvard University